OPEN WING TSUN


Istruttore Max Pettener

NOVITA’ 2014 WING TSUN KIDS

Tramandato dal Grandmaster Ipman e praticato a suo tempo da Bruce Lee, il Wing tsun  é  l’ arte marziale  per la difesa personale. Adatto a tutti, il wingtsun porta lo studente a sapersi difendere da ogni situazione, ne favorisce lo sviluppo della consapevolezza corporea e migliora il proprio controllo emotivo in una situazione di stress o di pericolo.

Il WingTsun è sviluppo personale
Il WingTsun è allenato in gruppo ma è individuale. Le capacità dei singoli sono incoraggiate e sviluppate.

AnjaIl WingTsun è non violento
Gli insegnanti di WingTsun sono contro ogni forma di violenza. Il WingTsun è pura autodifesa.

Il WingTsun è divertente
Gli insegnanti di WingTsun comunicano le loro conoscenze in un clima collaborativo e disteso.

Il WingTsun è intenso e variegato
La capacità di apprendere il sistema dell’autodifesa attraverso la formazione mirata e regolare. Il risultato è un’arte unica e multiforme che si può imparare solo con la pratica concentrata e con una cosciente partecipazione. Movimenti fluidi e velocità improvvisa permettono di passare da un movimento sistematico e coordinato ad un altro fondendosi in un’unità nuova e potente.
Il WingTsun appreso in modo sistematico aumenta la flessibilità fisica e mentale e favorisce la percezione. Successivamente il metodo d’aggiungere tecniche di concentrazione, rilassamento mirato ed esercizi di respirazione, permettono di “ricaricare” nuovamente il corpo.

Il WingTsun si basa sul potenziale esistente degli studenti
Né la forza muscolare né la capacità di resistenza sono i requisiti principali per il WingTsun, ma la volontà di impegnarsi sul proprio corpo per conoscere e utilizzarne i punti di forza. Imparare un movimento coordinato e salutare assieme ad una affinata consapevolezza sono al centro della formazione.
Chi impara il WingTsun, sviluppa una nuova comprensione del corpo e una nuova fiducia in se stesso. La formazione intensiva dà agli studenti una maggiore sicurezza, più consapevolezza in se stessi e delle proprie possibilità. Questo nuovo lavoro fisico e di auto-fiducia portano ad una nuova vita. Non ci sono più restrizioni personali ad assumere un ruolo di primo piano nella vita d’ogni giorno. La vita è varia e vivace.
Il WingTsun insegna ad abbandonare il ruolo di “Vittima” e di conseguenza raramente si finisce in situazioni pericolose. Quando invece una situazione pericolosa dovesse capitare, si è in possesso di un’efficace sistema di autodifesa.

Il WingTsun è coerente autodifesa
Il WingTsun assorbe la forza dell’attaccante, usando la sua forza, amplificandola e reindirizzandola specificamente contro l’aggressore.
Questo processo è simile al gioco degli scacchi. Come il giocatore di scacchi è tutt’uno con i suoi pezzi e sa istintivamente la sua prossima mossa, perché ha già pensato in anticipo il movimento dell’altra persona, così anche il praticante di WingTsun mette immediatamente in azione i suoi riflessi.

Storia

Wing Tsun, dal tempio Shaolin a Bruce Lee

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Il monastero Shaolin

La distruzione del Tempio Shaolin. Nella seconda metà del XVII secolo, durante la dinastia Ching, i seguaci dello Shaolin Kung Fu erano talmente abili nella loro arte del combattimento, che il governo, per timore, ordinò lo sterminio dei monaci Shaolin e la distruzione del loro monastero. Furono inviate numerose truppe armate sul monte Sung, con lo scopo di estinguere la comunità religiosa, ma i monaci Shaolin opposero una resistenza così forte da riuscire a respingere ogni assedio. La svolta ci fu solo quando Chan Man Wai, un funzionario governativo ambizioso e senza scrupoli, congiurò con alcuni monaci, e uno di questi (Ma Ning Yee) si lasciò convincere a tradire i suoi compagni incendiando il monastero di nascosto.

La fuga dei Cinque Maestri. Durante l’incendio morirono la maggior parte degli esperti di arti marziali. Solo pochi combattenti riuscirono a mettersi in salvo, e tra questi i Cinque Anziani, capi dei cinque principali stili Shaolin: la maestra buddista Ng Mui, il maestro Chi Shin, il maestro Pak Mei, il maestro Fung To Tak ed il maestro Miu Hin. I sopravvissuti si divisero per avere maggiori probabilità di salvarsi dalla persecuzione del governo dei Manciu. Il Master Chi Shin, ad esempio, assunse l’identità di cuoco su una giunca rossa (la nave di trasporto delle troupe di teatro, normalmente dipinta di rosso e adornata di bandiere variopinte), mentre la monaca Ng Mui si rifugiò nel tempio della Gru Bianca, sul monte Tai Leung, dove ebbe modo di dedicarsi indisturbata all’arte marziale e allo Zen.

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Ng Mui osserva il duello tra la volpe e la gru

 

Una nuova arte marziale per sconfiggere tutti gli altri stili. Per lungo tempo Ng Mui rifletté su come avrebbe potuto creare un nuovo sistema di combattimento capace di offrire la possibilità, anche a persone fisicamente deboli, di sconfiggere esperti delle arti marziali classiche. La leggenda racconta che Ng Mui ebbe l’ispirazione decisiva osservando una lotta tra una gru e una volpe. La volpe girava intorno alla gru, nella speranza di poter sferrare un attacco mortale sul fianco non protetto di quest’ultima. La gru, però, si girava in continuazione in modo da mostrare alla volpe il suo petto. Ogni volta che la volpe si avvicinava troppo, tentando di attaccarla con una zampa, la gru si difendeva con un’ala e, contemporaneamente, contrattaccava con il becco. Nello stesso istante, la volpe astuta si avvaleva della velocità delle proprie gambe e degli attacchi a sorpresa. Ng Mui sviluppò, grazie all’idea ricavata da quell’osservazione, un nuovo sistema di arti marziali. Le caratteristiche più importanti, rispetto al Kung Fu Shaolin, consistevano nei movimenti più semplici ed adattabili, nell’orientamento all’applicazione pratica e nell’impiego più economo della forza. Il sistema di Ng Mui aveva come scopo la sconfitta del nemico, non con la forza fisica, bensì con il metodo.

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Ng Muy insegna alla giovane WingTsun

L’incontro con Yim Wing Tsun. A quei tempi la monaca viveva nel tempio della Gru Bianca, e più volte al mese era solita frequentare, per acquistare i viveri, il mercato del vicino villaggio dove lavoravano Yim Lee, un commerciante di tofu, e la sua giovane figlia Yim Wing Tsun. Ideogramma Wing Tsun KuenYim Wing Tsun attirò ben presto le attenzioni di un noto attaccabrighe locale di nome Wong, molto temuto dagli abitanti del villaggio in quanto esperto di Kung Fu e appartenente ad una temuta società segreta. Attratto dalla sua bellezza, egli la chiese in sposa, anche se Yim Wing Tsun era già stata promessa sin dall’infanzia ad un giovane di nome Leung Bok Chau, un mercante di Fuchia. Wong le mandò un messaggero, fissandole una scadenza e minacciandola di usarle violenza nel caso in cui ella lo avesse respinto. Padre e figlia vivevano quindi nel timore per il loro futuro. Con l’andare del tempo, Ng Mui era diventata cliente abituale di Yim Lee e spesso si intratteneva con i due. Un giorno, ella si rese conto che erano tormentati da grandi preoccupazioni. Yim Lee le raccontò ogni cosa e Ng Mui, che era dotata di spiccato senso della giustizia, decise di aiutare Yim Wing Tsun.

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Wing Tsun sconfigge Wong

 

Yim Wing Tsun sconfigge Wong. Ella però non desiderava punire personalmente il malfattore, da un lato per non far scoprire la sua vera identità, e dall’altro perché un combattimento tra lei, la famosa maestra del monastero Shaolin, ed uno sconosciuto picchiatore sarebbe stato considerato sleale ed inglorioso. Per questi motivi volle aiutare Yim Wing Tsun trasmettendole l’arte del combattimento. Gran Maestro Yip Man Dopo soli tre anni di lezioni private, la giovane ragazza padroneggiava perfettamente il metodo che le era stato insegnato. Terminato l’addestramento, Yim Wing Tsun fece ritorno da suo padre. Come previsto, appena rientrata al villaggio fu molestata dal picchiatore Wong. Questa volta, però, ella non scappò, ma lo sfidò a duello. Wong era così sicuro della sua vittoria che già si rallegrava di avere conquistato la ragazza. Ma le cose andarono diversamente da come aveva sperato, poiché Wing Tsun lo sconfisse con grande facilità.

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Illustrazione di Sijo Leung Ting

 

Nasce il “Wing Tsun Kuen” (Wing Chun Kuen). Dopo questa vittoria, Yim Wing Tsun continuò ad esercitarsi nel combattimento e, allorché Ng Mui decise di proseguire il suo viaggio, fu esortata a trovare un degno successore e a istruire solo gli allievi giusti. Yim Wing Tsun sposò il suo fidanzato Leung Bok Chau che, avendo praticato il kung Fu prima di sposarsi, non ascoltava la moglie quando questa gli parlava della sua arte marziale, ritenendo che una donna fosse troppo debole per poter essere considerata una pericolosa rivale. Una volta, però, Yim Wing Tsun ebbe finalmente l’opportunità di dargli una dimostrazione pratica della sua abilità. Da allora, ogni volta che combatterono insieme, riuscì sempre a sconfiggere il marito. Solo a quel punto egli riconobbe che sua moglie era una grande Maestra di arti marziali, e per renderle omaggio chiamò questo sistema di kung Fu: “Wing Tsun Kuen” (o Wing Chun Kuen).

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Gran Maestro Yip Man

Due secoli di segretezza: da Yim Wing Tsun a Yip Man.  Leung Bok Chau si allenò regolarmente con la moglie fino a diventare egli stesso un Maestro di quest’arte marziale. Dopo la morte di Yim Wing Tsun, egli lo insegnò a Leung Lai Kwai e Wong Wa Po. Entrambi facevano parte di un gruppo operistico ambulante, conosciuto come “Il gruppo della barca del giunco rosso”, gruppo che viveva su una barca nel Fat Shan, un quartiere di Canton, nel XIX secolo circa. Le storie narrano che anche Chi Shin, altro monaco scampato all’assalto dei Ching assieme a Ng Mui, entrò a far parte della compagnia e fu proprio lui ad insegnare a Leung Yee Tai, migliore amico di Wong Wa Po e altro membro del Giunco Rosso, le tecniche del bastone Shaolin. Wong e Leung cercarono di adattare queste tecniche al proprio modo di combattere e fu così che vennero introdotte nello stile. Un giorno Leung Yee tai si ammalò e dovette recarsi dal medico Leung Jan, grande esperto di arti marziali, al quale trasmise col tempo le basi del Wing Chun. Leung Jan divenne un eccezionale combattente e sostenne molti incontri (che all’epoca erano veri e propri “street fighting” senza regole, dove di solito solo il vincitore sopravviveva), senza mai essere sconfitto, tanto da diventare famoso nel sud della Cina col soprannome di “Re del Wing Chun”, divulgando così lo stile.

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Gran Maestro Yip Man e Bruce Lee

 

Bruce Lee, Leung Ting e la diffusione mondiale del Wing Tsun. Leung Jan insegnò lo stile a Chan Wah Sun, maestro di Yip Man. Il Gran Maestro Yip Man insegnò parte del programma a Bruce Lee, che lo fece conoscere all’America degli anni Sessanta e ne prese spunto per alcune tecniche del suo Jeet Kune Do. L’intero programma del Wing Tsun (Wing Chun) è stato tramandato in Occidente dall’ultimo allievo privato di Yip Man, Great Grandmaster Leung Ting, artefice della diffusione del sistema in oltre 70 Paesi nel mondo.