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OPEN WEEK TAIJI
Maestro Carlo Ceschia

Sulle origini del Taijiquan non è stata fatta ancora una luce completa. La teoria più accreditata ne attribuisce la creazione a Chen Wangting della famiglia chen. Uno dei suoi discendenti, Chen Chanxing, fu maestro di Yang Luchan, fondatore dello stile yang del Taijiquan, il più diffuso in tutto il mondo. Lo stile chen è rimasto più confinato nel villaggio di origine ed è solo relativamente di recente che si è cominciato a diffondere.

Aspetti caratterizzanti del Taiji della famiglia Chen sono i movimenti a spirale, che riflettono l’uso di un’energia chiamata Energia del Bozzolo di Seta (chansijin) e la presenza di una energia esplosiva (fajin).
Spesso si tende a identificare lo stile Chen con la velocità, differenziandolo dagli altri stili di Taijiin cui invece il ritmo è lento e costante.
In realtà, le sequenze possono essere eseguite a differente ritmo, e con posture basse e ampie ma anche più alte, a seconda del livello e dello stato del praticante. Una stessa sequenza può essere eseguita in modalità lenta ma anche in modalità marziale in cui è evidente l’intenzione combattiva.
Sono presenti comunque dei movimenti con fajin, che è una emissione accelerata di energia, frutto del rilassamento e non della rigidità. 

Il fondamento di tutta la pratica del Taiji è infatti il rilassamento (fang song). Solo partendo da un corpo rilassato nei movimenti si potrà avere corrispondenza tra la parte esterna e quella interna. Nel Taiji si usa la mente per guidare l’energia (qi) e l’energia a sua volta muoverà il corpo. Se l’energia interna è ferma, il corpo non si muove.
Solo con una mente calma ed un corpo rilassato si riuscirà a guidare il qi nelle zone richieste. 

Nello stile Chen c’è esteriormente un alternarsi tra morbidezza e durezza. Un detto antico dice che “L’accumulazione della morbidezza condurrà alla durezza”.
Lavorando sul rilassamento, imparando a far partire ogni movimento dalla pancia, da quella zona chiamata dantian si diverrà a poco a poco sempre più morbidi esteriormente e radicati e solidi internamente: “una sbarra di ferro avvolta nel cotone” per riprendere ulteriormente una frase citata spesso nei classici. 

Il metodo a spirale dell’Energia del Bozzolo di Seta per muovere l’energia interna, consente, una volta padroneggiato, di utilizzare una piccola forza per vincerne una più grande, o per citare un detto del Taiji: “Utilizzare 4 once per superare mille libbre”. Per gentile concessione di Eugenio Tufino.