Maestro Francesco Callegari

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Il Sanda è il combattimento sportivo a contatto pieno originato dal Wushu moderno. Combattimenti di  sanda si possono vedere ormai durante qualsiasi gara o manifestazione relativa al Wushu e sta diventando sempre di più un tipo di combattimento professionistico come già accade negli USA. Pur presentandosi come una disciplina nuova, le sue origi


ni si perdono nella notte dei tempi quando nelle scuole di Wushu cinesi c’era proprio la necessità di confronto tra i diversi allievi. In principio c’era il LeiTai, termine che va ad indicare un tipo di combattimento che veniva svolto su una piattaforma rialzata: i due avversari si confrontavano applicando le tecniche marziali da loro apprese, con l’obiettivo di mettere KO l’avversario. Tutte le più efficaci tecniche di lotta e di presa venivano applicate insieme alle tecniche di calcio e di pugno. I due avversari potevano combattere a mani nude o con armi praticamente senza regole prefissate. Insomma un combattimento completo dove ogni scuola poteva esprimersi secondo il proprio stile.

 Il Sanda ai giorni nostri: Quando negli anni 60 il Wushu si stava trasformando in uno “sport” moderno per mano del governo cinese, venne delegato ai più grandi maestri di tutta la Cina di riorganizzare l’enorme patrimonio tecnico del Wushu.

Questo per creare uno stile di combattimento con regole precise secondo le quali combattenti provenienti da scuole diverse potessero confrontarsi. Al fine di limitare gli infortuni  venne inoltre deciso di adottare delle opportune protezioni, tutt’ora utilizzate. Agli occhi inesperti guardare un incontro di Sanda può sembrare molto simile ad una solita disciplina da combattimento, (quali Kick boxing o Taiboxe) in cui si portano colpi di mano e di piede, ma quasi subito ci si può accorgere c’è qualcosa che differenzia questa disciplina di combattimente dalle altre. Caratteristica principale infatti del sanda dell’utilizzo delle proiezioni.  L’atleta infatti può utilizzare in un combattimento di Sanda le seguenti  tecniche: tecniche di pugno, tecniche di gamba (calci), tecniche di proiezione.

 Tecniche di pugno:

In questo tipo di combattimento si possono effettuare tutte le tecniche di pugno che vengono dalla Boxe classica. Inoltre è possibile utilizzare anche tecniche di pugno con rotazione del corpo, ed il pugno con spinta dell’avversario. Tutti i colpi possono essere portati indifferentemente al viso oppure al corpo.

Tecniche di calcio:

Le tecniche di gamba utilizzate, sono praticamente tutte. L’unico limite che si ha, è nelle zone vietate come genitali, inguine, articolazioni del ginocchio e gola. Anche i calci, come le tecniche di pugno, possono essere portati sia al corpo che al viso indifferentemente.

Tecniche di proiezione:

Le tecniche di proiezione consistono nel proiettare a terra l’avversario. Generalmente queste tecniche vengono applicate su attacchi di gamba o sulle brevi distanze, esistono anche proiezioni su attacchi di pugno o su tecniche “di sacrificio”. Le tecniche di proiezione sono molto efficaci e potenti all’interno di questi combattimenti, e permettono, in certi casi, di vincere in breve tempo l’incontro.

 É anche presente una versione di questo sport che viene detta Semi-Sanda (Quingda) in cui gli atleti combattano senza affondare i colpi e la vittoria avviene praticamente sempre a colui che dimostra una migliore tecnica di combattimento e una maggiore determinazione.

Quale che sia il tipo di gara (contatto pieno o leggero) le tecniche che sono maggiormente premiate in termini di punteggio sono le proiezioni e le spazzate, data la loro difficoltà e spettacolarità.