Il gruppo di Parkour della palestra corpo libero

Il parkour è “l’arte dello spostamento” Lo scopo del parkour, quindi, è spostarsi nel modo più efficiente possibile. Per efficiente si intende: semplice e veloce, ciò lascia intendere che i movimenti tipici del parkour per superare un ostacolo siano di facile apprendimento e istintivi per il corpo umano, senza bisogno di una preparazione atletica precedente chiunque può incominciare ad allenarsi nel parkour.Per distinguere cos’è il parkour da cosa non è, basta pensare che non c’è nulla di insuperabile.

Il termine parkour, coniato da David Belle e Hubert Koundé nel 1998, deriva da parcours du combattant (percorso del combattente), ovvero il percorso di guerra utilizzato nell’addestramento militare proposto da Georges Hébert, ufficiale di marina francese, che nei primi anni del novecento sviluppò un particolare metodo di allenamento per l’addestramento delle truppe, definito Hébertismo, il cui motto è «Essere forti per essere utili».

Il Parkoue lascia molta immaginazione a chi lo pratica senza dargli dei modelli predefiniti sul modo universale di saltare un determinato ostacolo lasciando il traceur libero di creare e affinare il “suo” personale modo di fare parkour. Non esistono competizioni nel parkour, forse l’unica forma di competizione è quella che si ha con se stessi nel cercare di superare un ostacolo prima insormontabile non con l’altro. Per questo spesso in un gruppo d’allenamento di parkour si finisce per essere come fratelli in un grande famiglia.